domenica 9 febbraio 2014


"Vorrei dirti le parole più vere, ma non oso,
per paura che tu rida. Ecco perché mento,
dicendo il contrario di quello che penso.
Rendo assurdo il mio dolore per paura
che tu faccia lo stesso."
Tagore

pessoa


Sentire tutto, in tutte le maniere, vivere tutto da tutte le parti, essere la stessa cosa in tutti i modi possibili allo stesso tempo.
-- Fernando Pessoa

pessoa


Non sono niente.
Non sarò mai niente.
Non posso volere d'essere niente.
A parte ciò, ho in me tutti i sogni del mondo.
Pessoa

guardando dalle mura


GUARDANDO DALLE MURA

“Chi sono io?” chiese un giorno un giovane ad un anziano?

“Sei quello che pensi” rispose l'anziano.

“Te lo spiego con una piccola storia.

Un giorno, dalle mura di una città, verso il tramonto,si videro sulla linea dell'orizzonte due persone che si abbracciavano.

‘Sono un papà e una mamma’ pensò una bambina innocente.

‘Sono due amanti’ pensò un uomo dal cuore torbido.

‘Sono due amici che si incontrano dopo molti anni’ pensò un uomo solo.

‘Sono due mercanti che hanno concluso un buon affare’ pensò un uomo avido di denaro.

‘E' un padre che abbraccia un figlio di ritorno dalla guerra’ pensò una donna dall'anima tenera.

‘E' una figlia che abbraccia il padre di ritorno da un viaggio’ pensò un uomo addolorato per la morte della figlia.

‘Sono due innamorati’ pensò una ragazza che sognava l'amore.

‘Sono due uomini che lottano all'ultimo sangue’ pensò un assassino.

‘Chissà perché si abbracciano’ pensò un uomo dal cuore asciutto.

‘Che bello vedere due persone che si abbracciano’ pensò un uomo di Dio.

“Ogni pensiero” concluse l'anziano “rivela a te stesso quello che sei”.


sassi della vita


Un giorno un anziano professore fu contattato per una lezione sulla gestione efficace del tempo da tenere a un gruppo di una quindicina di dirigenti di grosse società americane.
Questa lezione  si sarebbe svolta nell’ambito di un corso intensivo di formazione e il professore aveva a sua disposizione solo un’ora per trattare il suo argomento.
In piedi, davanti a questo gruppo scelto (uomini attenti e pronti a prendere appunti per non perdere nulla di quello che l’esperto avrebbe loro insegnato)
il vecchio professore guardò questi uomini uno per uno, lentamente, poi disse loro: “Faremo un esperimento”.
Da sotto il tavolo che lo separava dagli allievi il vecchio professore tirò fuori un grosso vaso di vetro (della capacità di circa 25 litri) e lo mise delicatamente davanti a sé.
Quindi sempre da sotto il tavolo tirò fuori una quindicina di sassi grossi all’incirca come palle da tennis e li mise uno per uno nel vaso. Quando il vaso fu pieno fino all’orlo, alzò lo sguardo verso gli allievi e domandò: “Pensate che il vaso sia  pieno? “Tutti risposero:sì”.
Aspettò qualche secondo e disse: “Davvero?”
Allora si chinò di nuovo e tirò fuori da sotto il tavolo un recipiente pieno di ghiaia. Con attenzione versò la ghiaia sopra i sassi poi agitò leggermente il vaso e la ghiaia si infiltrò tra i sassi fino a raggiungere il fondo del vaso.
Il vecchio professore alzò ancora lo sguardo verso l’uditorio e chiese di nuovo:
“Pensate sia pieno il vaso?”
Questa volta i suoi allievi iniziarono a comprendere l’inghippo. Uno rispose:
“Probabilmente no?”
“Bene!” rispose il vecchio professore si chinò di nuovo e questa volta tirò fuori da sotto il tavolo una ciotola piena di sabbia con molta attenzione versò la sabbia nel vaso.
La sabbia riempì gli spazi fra la ghiaia e i sassi. Di nuovo domandò: “Pensate sia pieno il vaso?”
Questa volta senza esitazione gli allievi risposero in coro “No!”
“Bene!” rispose il vecchio professore e come prevedevano i suoi allievi prestigiosi prese un bricco d’acqua che era sotto il tavolo e riempì il vaso fino all’orlo.

Il vecchio professore alzò allora lo sguardo verso il gruppo e domandò:
“Che grande verità ci mostra questo esperimento?”
Il più audace degli allievi pensando al tema della lezione rispose: “Anche quando si crede che  la nostra agenda sia completamente piena, se si vuole si può aggiungere qualche appuntamento, è possibile trovare ancora degli spazi di tempo”.
“NO” rispose il vecchio professore “Non è questo!”
La grande verità che questo esperimento vuole mostrarci è la seguente: “Se non si mettono per primi nel vaso i grossi sassi, in seguito non sarà mai più possibile farli entrare tutti...”
Ci fu un silenzio profondo durante il quale ognuno prese coscienza della cosa.
L’anziano professore quindi aggiunse: “Quali sono i grossi sassi della vostra vita? La salute? La famiglia? Gli amici? Realizzare dei sogni? Fare ciò che vi piace? Conoscere? Difendere una causa? Rilassarvi? O altro? Se si dà priorità ai dettagli alle bazzecole (ghiaia, sabbia, acqua) si riempirà la vita di cose trascurabili e non ci sarà abbastanza tempo da dedicare alle cose importanti.
Quali sono i grossi sassi della vostra vita?
Metteteli per primi nel vostro vaso”.

Con un gesto di saluto il professore salutò gli allievi e lentamente lasciò la sala.

proverbio africano


“Nella vita incontrerai 3 tipi di persone:
quelle che ti cambieranno la vita,
quelle che ti rovineranno la vita e quelle che ….
saranno la tua vita.”
Proverbio Africano

f volo


E poi ci sono quelle persone belle da morire.
Non belle in senso fisico.. belle e basta.
Belle perchè quando sorridono illuminano ciò che le circonda.
Belle perchè il suono della loro voce riempie l’aria.
Belle perchè con un gesto ti rendono felice, belle perchè fanno parte di te e ti rendono migliore.
F.Volo

porcospini


Alcuni porcospini, in una fredda giornata d'inverno, si strinsero vicini, vicini, per proteggersi, col calore reciproco, dal rimanere assiderati. Ben presto, però, sentirono le spine reciproche; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo l'uno dall'altro. Quando poi il bisogno di riscaldarsi li portò nuovamente a stare insieme, si ripeté quell'altro malanno; di modo che venivano sballottati avanti e indietro fra due mali. finché non ebbero trovato una moderata distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore posizione.



"Amore è il fatto che tu sei per me il coltello col quale frugo dentro me stesso."

favola africana


Favola africana


Un giorno nella foresta scoppiò un grande incendio e tutti gli animali scapparono. A un tratto un leone, che è il re della foresta, vide che volava un piccolo colibrì proprio in direzione dell’incendio.
Allora il leone, preoccupato, fermò l’uccellino per fargli cambiare direzione, ma, con somma meraviglia, il colibrì rispose che stava andando a spegnere l’incendio.
Il leone sempre più meravigliato, gli rispose che era impossibile spegnere l’incendio con la goccia d’acqua che aveva nel becco.
Allora il colibrì, sempre più deciso, disse al re della foresta:
“Io faccio la mia parte”. 

SCRIVERE I VERSI PIU’ TRISTI




STANOTTE Ombra giugno 29th, 2011 Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Scrivere, per esempio: “La notte è stellata,
e tremano, azzurri, gli astri, in lontananza”.
Il vento della notte gira nel cielo e canta. Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Io l’ho amata e a volte anche lei mi amava.
In notti come questa io l’ho tenuta tra le braccia.
L’ho baciata tante volte sotto il cielo infinito. Lei mi ha amato e a volte anch’io l’amavo.
Come non amare i suoi grandi occhi fissi.
Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Pensare che non l’ho più. Sentire che l’ho persa. Sentire la notte immensa, ancora più immensa
senza lei.
E il verso scende sull’anima come la rugiada sul
prato. Poco importa che il mio amore non abbia saputo
fermarla.
La notte è stellata e lei non è con me.
Questo è tutto. Lontano, qualcuno canta. Lontano.
La mia anima non si rassegna di averla persa. Come per avvicinarla, il mio sguardo la cerca.
Il mio cuore la cerca, e lei non è con me.
La stessa notte che sbianca gli stessi alberi.
Noi, quelli d’allora, già non siamo gli stessi. Io non l’amo più, è vero, ma quanto l’ho amata.
La mia voce cercava il vento per arrivare alle sue
orecchie.
D’un altro. Sarà d’un altro. Come prima dei miei
baci.
La sua voce, il suo corpo chiaro. I suoi occhi infiniti. Ormai non l’ho più, è vero, ma forse l’amo ancora.
E’ così breve l’amore e così lungo l’oblio.
E siccome in notti come questa l’ho tenuta tra le
braccia,
la mia anima non si rassegna d’averla persa. Benché questo sia l’ultimo dolore che lei mi causa,
e questi gli ultimi versi che io le scrivo. [P.NERUDA * Venti poesie d’amore e



Tu ed io siamo una cosa sola. Non posso farti del male senza ferirmi.

La persona DAVVERO SPECIALE è quella che non sa di esserlo…
che fa ogni cosa mettendoci il cuore..
che non dà per ricevere, ma per il solo piacere di
vederti sorridere..
che gioisce con te per i tuoi successi
e ti asciuga quelle lacrime che nessun’altro vede… è una PERLA…e come tale è rara e preziosa!
Se la incontri…abbine cura e tienitela stretta. * Le persone speciali arrivano in punta di piedi; ma
quanto rumore nell’anima quando se ne vanno… A.De Pascalis



Amare significa stare con. Significa emergere da un mondo di fantasia in un modo in cui è possibile un amore sostenibile a faccia a faccia, un amore fatto di devozione. Amore significa restare quando ogni cellula dice: scappa! Poi si ritroveranno entrambi rafforzati , chiamati a una più profonda comprensione dei due mondi in cui vivono, uno terreno, l’altro dello spirito.

Dentosofia
Uno psicologo stava spiegando come gestire meglio lo stress. Quando sollevò un bicchiere d’acqua, tutto il pubblico immaginò che avrebbe posto la solita domanda: “Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?”
Quello che invece domandò fu: “Quanto credete che pesi questo bicchiere d’acqua?”
Le risposte variarono da 250 a 400 grammi.
“Il peso assoluto non conta, - replicò lo psicologo - dipende dal tempo per cui lo reggo. Se lo sollevo per un minuto, non è un problema. Se lo sostengo per un’ora, il braccio mi farà male. Se lo sollevo per tutto il giorno, il mio braccio sarà intorpidito e paralizzato. In ogni caso il peso del bicchiere non cambia, ma più a lungo lo sostengo, più pesante diventa.” E continuò: “Gli stress e le preoccupazioni della vita sono come quel bicchiere d’acqua. Se ci pensate per un momento, non accade nulla. Pensateci un po’ più a lungo e incominciano a far male. E se ci pensate per tutto il giorno, vi sentirete paralizzati e incapaci di far qualunque cosa.”
E’ importante ricordarsi di lasciare andare i nostri stress. Alla sera, il più presto possibile, posiamo i nostri fardelli. Non portatiamoceli addosso per tutta la sera e tutta la notte. Ricordiamoci di posare il bicchiere d’acqua!

a sera, come tutte le sere, venne la sera.
Non c'è niente da fare: quella è una cosa che non guarda in faccia a nessuno.
Succede e basta. Non importa che razza di giorno arriva a spegnere.
Magari era stato un giorno eccezionale, ma non cambia nulla. Arriva e lo spegne. Amen.
Così anche quella sera, come tutte le sere, venne sera.


barrico


Perché è così che ti frega la vita.
Ti piglia quando hai ancora l'anima addormentata e ti semina dentro un'immagine,
o un odore, o un suono che poi non te li togli più.
E quella lì era la felicità. Lo scopri dopo, quando è troppo tardi.
E già sei, per sempre, un esule: a migliaia di chilometri
da quell'immagine, da quel suono, da quell'odore. Alla deriva.

barrico


Volevo dire che io la voglio, la vita, farei qualsiasi cosa per poter averla, tutta quella che c'è, tanta da impazzirne, non importa, posso anche impazzire ma la vita quella non voglio perdermela, io la voglio, davvero, dovesse anche fare un male da morire è vivere che voglio. Ce la farò, vero? Vero che ce la farò?

Protesi le labbra verso le sue.
Sapevano di bei sogni.

il buongiorno si vede dal tuo sorriso al mattino

"E’ la vita. A volte credi che due occhi ti guardino e invece non ti vedono neanche. A volte credi d’aver trovato qualcuno che cercavi e invece non hai trovato nessuno. Succede. E se non succede, è un miracolo. Ma i miracoli non durano mai."

Alice: Per quanto tempo è per sempre?
Bianconiglio: A volte, solo un secondo..

Ci sono persone fatte apposta
per ricordarti che la vita è bellissima.

Vorrei che fossi qui.
Ma tu non ci sei, sei là.
E là non sa quant’è fortunato.

La vera forza non si misura da chi hai sconfitto, ma da cosa hai protetto.

snoopy


Tutte le lacrime vanno baciate via.”
— Snoopy

d. trueba


Credo di essermi innamorata di lui fin dal primo momento. Non saprei spiegare perché. Chi lo sa. A volte accade: quando gli occhi di una persona non si limitano a guardarti, ma ti assorbono, ti introducono in un tunnel dove puoi soltanto abbracciarti alla vertigine”.
D. Trueba

Solitudine non è essere soli, è amare gli altri inutilmente.
M.Stefani

Beati coloro che si baceranno sempre al di là delle labbra, varcando il confine del piacere, per cibarsi dei sogni. 
Alda Merini

dialogo tra due bebè


Nel ventre di una donna incinta si trovavano due bebè. Uno di loro chiese all’altro:
- Tu credi nella vita dopo il parto?
- Certo. Qualcosa deve esserci dopo il parto. Forse siam...o qui per prepararci per quello che saremo più tardi.
- Sciocchezze! Non c’è una vita dopo il parto. Come sarebbe quella vita?
- Non lo so, ma sicuramente ci sarà più luce che qua. Magari cammineremo con le nostre gambe... e ci ciberemo dalla bocca.
-Ma è assurdo! Camminare è impossibile. E mangiare dalla bocca!? Ridicolo! Il cordone ombelicale è la via d’alimentazione! Ti dico una cosa: la vita dopo il parto è da escludere. Il cordone ombelicale è troppo corto.
- Invece io credo che debba esserci qualcosa. E forse sarà diverso da quello cui siamo abituati ad avere qui.
- Però nessuno è tornato dall’aldilà, dopo il parto. Il parto è la fine della vita.
- Beh, io non so esattamente come sarà dopo il parto, ma sicuramente vedremo la mamma e lei si prenderà cura di noi.
- Mamma? Tu credi nella mamma? E dove credi che sia lei ora?
- Dove? Tutta in torno a noi! E' in lei e grazie a lei che viviamo. Senza di lei tutto questo mondo non esisterebbe.
- Eppure io non ci credo! Non ho mai visto la mamma, per cui, è logico che non esista.
- Ok, ma a volte, quando siamo in silenzio, si riesce a sentirla o percepire come accarezza il nostro mondo. Sai? Io penso che ci sia una vita reale che ci aspetta...

farfalle


FARFALLE


(di Mario Quintana)


Quando poniamo molta fiducia o aspettative in una persona, il rischio di una delusione è grande.


Le persone non esistono in questo mondo per soddisfare le nostre aspettative cosi come noi non siamo qui per soddisfare le loro.


Dobbiamo bastare ...dobbiamo bastare a noi stessi sempre, e quando vogliamo stare con qualcuno dobbiamo essere coscienti che stiamo insieme perchè ci piace, lo vogliamo e stiamo bene, giammai perchè abbiamo bisogno di qualcuno.


Una persona non ha bisogno dell'altra, esse si completano... non per essere due metà, ma per essere un intero, disposte a condividere obiettivi comuni, gioia e vita.


Nel corso del tempo, ti rendi conto che per essere felice con un'altra persona, è necessario, in primo luogo, che tu non abbia bisogno di questa persona.


Comprendi anche che la persona che ami (o pensi di amare) e che non vuole condividere niente con te, sicuramente, non è l'uomo o la donna della tua vita.


Impari a volerti bene, a prenderti cura di te stesso, e principalmente a voler bene a chi ti vuole bene.


Il segreto non è prendersi cura delle farfalle, ma prendersi cura del giardino, affinché le farfalle vengano da te.


Alla fine troverai non chi stavi cercando, ma chi stava cercando te.