SCRIVERE I VERSI PIU’ TRISTI
STANOTTE Ombra giugno 29th, 2011
Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Scrivere, per esempio: “La notte è
stellata,
e tremano, azzurri, gli astri, in
lontananza”.
Il vento della notte gira nel cielo
e canta. Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Io l’ho amata e a volte anche lei
mi amava.
In notti come questa io l’ho
tenuta tra le braccia.
L’ho baciata tante volte sotto il
cielo infinito. Lei mi ha amato e a volte anch’io l’amavo.
Come non amare i suoi grandi occhi
fissi.
Posso scrivere i versi più tristi
stanotte.
Pensare che non l’ho più. Sentire
che l’ho persa. Sentire la notte immensa, ancora più immensa
senza lei.
E il verso scende sull’anima come
la rugiada sul
prato. Poco importa che il mio amore
non abbia saputo
fermarla.
La notte è stellata e lei non è
con me.
Questo è tutto. Lontano, qualcuno
canta. Lontano.
La mia anima non si rassegna di
averla persa. Come per avvicinarla, il mio sguardo la cerca.
Il mio cuore la cerca, e lei non è
con me.
La stessa notte che sbianca gli
stessi alberi.
Noi, quelli d’allora, già non
siamo gli stessi. Io non l’amo più, è vero, ma quanto l’ho
amata.
La mia voce cercava il vento per
arrivare alle sue
orecchie.
D’un altro. Sarà d’un altro.
Come prima dei miei
baci.
La sua voce, il suo corpo chiaro. I
suoi occhi infiniti. Ormai non l’ho più, è vero, ma forse l’amo
ancora.
E’ così breve l’amore e così
lungo l’oblio.
E siccome in notti come questa l’ho
tenuta tra le
braccia,
la mia anima non si rassegna
d’averla persa. Benché questo sia l’ultimo dolore che lei mi
causa,
e questi gli ultimi versi che io le
scrivo. [P.NERUDA * Venti poesie d’amore e
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